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Le veneri sono statuette preistoriche che rappresentano figure femminili. La loro caratteristica comune sta nell’esagerata accentuazione di alcuni attributi fisici della donna (glutei, ventre, seni) e nella quasi inesistenza di qualsiasi particolare caratterizzante quale il volto, le mani e i piedi.
Queste statuette sono alte non più di 10-25 cm. Esse rappresentano la fertilità e il loro evidente significato magico-propiziatorio ne chiarisce e ne motiva la deformità.
Scolpendo queste veneri, infatti, il nostro progenitore paleolitico non cerca in alcun modo di essere fedele al vero e alla realtà che viene simbolicamente deformata, al fine di conseguire i risultati pratici che si era prefissato. Nel caso delle veneri, ad esempio, si credeva che esse potessero propiziare la fertilità della donna e, se seppellite nei campi, anche quella della terra, favorendo così sia la procreazione sia la disponibilità del cibo, due delle esigenze primarie di una società primitiva e fortemente minacciata da un’altissima mortalità.
Nell’Afrodite Cnidia il viso è dolce ed espressivo mentre nella Venere di Willendorf il viso è assente e coperto da un copricapo perché non era ritenuto importante.
Nell’Afrodite Cnidia i seni, il ventre e i glutei non sono molto evidenziati come lo sono invece nella
Venere di Willendorf. Nella prima lo scopo è quello di rappresentare una scena di vita quotidiana mentre nella seconda vengono evidenziati gli attributi femminili perché ritenuti molto importanti, simboleggiavano infatti la fertilità ed avevano quindi un significato magico-propiziatorio.
L’ultima evidente differenza è la presenza dei piedi nell’Afrodite Cnidia che insieme alle altre parti del corpo dà un senso di completezza; assenti invece nella Venere di Willendorf nella quale non sono stati realizzati perché non ritenuti importanti per il significato dell’opera.
Fonte
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.Le veneri sono statuette preistoriche che rappresentano figure femminili. La loro caratteristica comune sta nell’esagerata accentuazione di alcuni attributi fisici della donna (glutei, ventre, seni) e nella quasi inesistenza di qualsiasi particolare caratterizzante quale il volto, le mani e i piedi.
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