Micerino in compagnia della moglie Khamerer-Nebti

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    (2520 a.C., scolpita in basalto. Altezza di 142 cm. Attualmente collocata al Museum of Fine Arts di Boston)
    E’ una scultura che risale al periodo egizio. Come molte altre sculture egizie non ha lo scopo di ritrarre ma ha funzione sacra, molte volte infatti è possibile riconoscere solo la casta di appartenenza(faraone, sacerdote, cavaliere, funzionario).
    Come nelle pitture e nel rilievo egizi, anche nella scultura ci sono precise leggi che ogni artista deve scrupolosamente seguire. Fa parte delle sculture ufficiali ossia di quelle sculture che seguono un canone di rappresentazione. Infatti per gli egizi la bellezza corrisponde alla perfezione quindi seguono delle regole standard per rappresentare il corpo. Pur trattandosi di sculture tuttotondo esse sono realizzate in modo da essere guardate principalmente di fronte, tanto che spesso il retro è appena sbozzato o sommariamente squadrato, come in questo caso.
    In questo gruppo sono rappresentati Micerino in compagnia della moglie. In esso sono riassunte quasi tutte le caratteristiche simboliche richieste a una scultura egizia. Il faraone è in posizione stante, cioè in piedi, l’unico segno di movimento è la gamba sinistra avanti(in corrispondenza del cuore, simbolo della vita); il torso è nudo, le braccia sono stese lungo i fianchi con i pugni chiusi, il capo è eretto e acconciato con il klaft(o Nemes) che è una pezza di tessuto, spesso a righe, ricadente con larghe pieghe rigide dietro alle orecchie. Anche la regina è stante, più bassa e minuta, indossa un lungo e leggerissimo Kalasiris ossia una tunica di lino lunga, sottile e aderente. Ella abbraccia il marito cingendolo alla vita con il braccio destro e, appoggiando contemporaneamente, la propria mano sinistra sul braccio sinistro del consorte, secondo una convenzione che sta simbolicamente a significare un’unione felice.
    Le differenze tra quest’opera e l’Afrodite Cnidia riguardano soprattutto la funzione dell’opera, la posa, e il materiale.
    La statua di Macerino in compagnia di una moglie ha funzione religiosa, infatti la moglie mette il braccio intorno al marito per valorizzare il matrimonio e per simboleggiare un’unione felice; invece l’Afrodite viene rappresentata in un movimento naturale con l’unico scopo di fare un ritratto.
    Per quanto riguarda invece la posa, la moglie di Micerino ha un viso rigido, senza espressione mentre l’Afrodite ha il viso dolce ed espressivo. La prima è anche
    rigida, squadrata e frontale, le linee sono marcate, e la figura è statica, infatti non si nota alcun movimento ad eccezione della gamba sinistra del faraone; mentre nella seconda si può vedere un corpo con linee morbide e continue che mostra tutti gli attributi femminili. La moglie di Micerino ha inoltre i piedi squadrati, quasi a disegnare un rettangolo, mentre i piedi dell’Afrodite sono ricchi di particolari che donano un senso di realtà.
    Per il materiale usato, invece, scolpendo la statua raffigurante Micerino e una sua moglie è stato usato il basalto. La finezza dell’intaglio e la levigatura delle superfici quasi perfette appaiono sorprendenti se si considera che il basalto è una delle pietre più dure esistenti in natura, mentre per l’Afrodite è stato usato il marmo.

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  2. ciubekaa
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    ciao☺☻
     
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  3. Michy9393
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    CITAZIONE (ciubekaa @ 30/3/2011, 17:34) 
    ciao☺☻

    ??? bah
     
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2 replies since 30/10/2010, 15:35   19040 views
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