Versione:"La Ninfa Eco"

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  1. Emanu01
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    Versione:"La Ninfa Eco"


    Testo originale:

    Echo,eximiae speciei nympha,de Iunone,lovis uxore et numinum regina,contumeliosa verba dixerat et sic maxime invisa erat. Tum Iuno statuit tam impudentis puellae loquacitatem punire et linguam eius oppressit. Echo nec surda nec muta fuit,sed eius os solum ultimam syllabam verborum iterabat,quia verba integra pronuntiare non valebat. Sic Narcissi,praestantis adulescentis,amorem deperdit,quia iuvenis balbam puellam respuit. Tunc nympha in speluncam inter montium saltus confugit neque umquam inde in lucem evasit. Deinde sola vox tam formosae virginis superstes fuit.


    Traduzione/versione:


    Eco, ninfa di eccezionale bellezza, aveva detto calunnie
    e insulti a proposito di Giunone, moglie di Giove e regina degli dei, ed
    era odiata moltissimo alla dea.
    Quindi la dea decise di castigare tanto sfrontata loquacità e paralizzò
    la lingua della stolta fanciulla. Eco non fu né muta né sorda, ma, quando
    ascoltava una parola, ripeteva con la sua bocca solo l?ultima sillaba e
    non poteva pronunciare parole intere. Così si innamorò di Narciso, giovane
    prestante, il quale rifiutò la fanciulla balbuziente. Allora la ninfa si
    rifugiò in una grotta fra le montagne e non uscì mai alla luce. Allora il
    dolore consumò e distrusse la povera fanciulla: il corpo si indebolì a causa
    della fame, le ossa furono trasformate in sassi e solo la voce della tanto
    bella fanciulla fu superstite.
     
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