L’Ultima legione

Valerio Massimo Manfredi

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  1. Michy9393
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    Questo libro del 2002 è il mio primo incontro con questo autore per cui mi scuso con i suoi fans per imprecisioni e quant’altro.
    Copio ed incollo la trama da Wikipedia (omettendo la parte finale per non rovinarvi la sorpresa):

    Anno 476. L’Impero Romano d’Occidente è sotto l’attacco delle armate del Generale erulo Odoacre. Le forze fedeli all’impero sono state annientate e l’Imperatore Romolo Augusto, un bambino di soli 13 anni, è stato arrestato e deposto. Nel frattempo a Dertona, dove sorge il castrum dell’ultima legione, la “Nova Invicta”, infuria la battaglia contro i cavalieri eruli. L’ufficiale Aureliano Ambrosio Ventidio, distaccatosi dai suoi compagni, cavalca disperatamente verso la villa del nobile Oreste per chiedere aiuto, ma la trova distrutta dagli eruli, e può soltanto ricevere l’ultima richiesta di Oreste morente: salvare e proteggere Romolo Augusto, suo figlio, ultimo Imperatore di Roma. Dopo essersi ricongiunto con gli ultimi superstiti del massacro della sua legione (Vatreno e il gigante Batiato) e con l’aiuto della bella “venetiana” Livia Prisca e degli ex soldati Orosio e Demetrio, Aurelio passa all’azione assaltando la villa di Capri ove Romolo era tenuto prigioniero. Qui lo libera assieme al suo precettore Meridius Ambrosinus, e viene in possesso di un prezioso (e quanto mai desiderato) oggetto: la leggendaria Spada Calibica di Giulio Cesare. Inseguiti da presso dallo spietato Wulfila, luogotenente di Odoacre, e dai suoi cavalieri eruli, l’eterogeneo gruppo continuerà a fuggire. Preclusa ogni altra via, il maestro Ambrosinus ricorderà una vecchia profezia delle sue terre, e deciderà di condurre il giovane imperatore in Britannia, mentre le vicende dei personaggi (e in particolare di Aurelio e Livia) si svolgono in un travagliato viaggio che li farà attraversare l’Europa postimperiale devastata e imbarbarita.

    Il libro è scorrevole ed avvincente, l’autore conosce il materiale storico molto bene e lo impreziosisce con il racconto romanzato, portandoci verso un finale particolare (non necessariamente sorprendente, almeno per me che a metà libro ho capito tutto) attraverso racconti di una vita “romana” quotidiana che i libri di storia non spiegano mai così nel dettaglio.

    Un ottimo libro che avrebbe potuto essere diluito ancora ma che, forse, ha nell’epilogo un po’ frettoloso il suo principale punto di forza. I personaggi sono ben costruiti ed in parte ricordano quelli de “Il gladiatore” di Ridley Scott.

    Fonte: WIKIPEDIA , http://auroraboreale.wordpress.com/
     
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0 replies since 14/9/2012, 09:33   60 views
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