Ucraina, ancora tensione nell’est. Il ministro dell’Interno: “Morti e feriti”

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  1. Michy9393
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    È ancora tensione in Ucraina. È stata avviata una “operazione antiterrorismo iniziata a Sloviansk” città dell’est del Paese, dove nelle scorse ore uomini armati filo-russi hanno occupato edifici dei servizi di polizia e di sicurezza. La notizia è stata diffusa dal ministro degli Interni ucraino, Arsen Avakov, sulla sua pagina Facebook: “L’operazione ha provocato morti e feriti da entrambe le parti”. - “Da parte nostra” si registra la morte di “un ufficiale dei servizi di sicurezza Sbu e almeno cinque feriti”. Tra i separatisti, invece, c’è un “numero non precisato di vittime”, ha proseguito. Tra i feriti nelle file delle forze pro-europee ucraine anche il “capo del centro di terrorismo Sbu”. Il ministro ha riferito anche di “separatisti che si nascondono dietro civili, usati come scudi umani“. Una situazione delicata che rischia di creare numerosi problemi ai tentativi di dialogo. Mosca ha ammonito che l’uso della forza da parte di Kiev nel sud-est dell’Ucraina rischia di far saltare gli sforzi per una soluzione diplomatica della crisi, compresa la riunione prevista il 17 aprile a Ginevra tra Usa-Russia-Ue-Ucraina.

    Ieri sera il ministro aveva denunciato una “aggressione” russa e il Consiglio di Sicurezza di Kiev si era riunito per più di tre ore, in seguito agli attacchi nell’est, ma nessuna decisione era stata ufficialmente annunciata al termine dell’incontro. Dalla Francia arriva l’avvertimento che saranno decise “nuove sanzioni in caso di un’escalation militare”. Come del resto hanno fatto gli Stati Uniti: il segretario di Stato americano, John Kerry, ha detto al telefono al ministro degli Esteri russo, Serghey Lavrov, che se Mosca “non prenderà misure per ridurre la tensione e non ritirerà le sue truppe dal confine” dovrà affrontare “ulteriori conseguenze”. Kerry ha espresso “profonda preoccupazione” per il fatto che gli attacchi dei miliziani filo-russi nell’est appaiono “orchestrati” visto che sono stati condotti “con armi russe e indossando le stesse uniformi usate dalle forze russe che hanno invaso la Crimea“.

    Dal canto suo, Lavrov ha avvertito che, se Kiev userà la forza contro i filo-russi nel sud-est dell’Ucraina, Mosca non parteciperà alla riunione ministeriale a quattro (Russia, Ucraina, Stati Uniti e Ue) per avviare un negoziato sulla crisi ucraina in programma giovedì a Ginevra per cercare una via d’uscita dalla crisi. Intanto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, ha lanciato un appello ad “abbassare la tensione in Ucraina”, avviando il dialogo. Il numero uno delle Nazioni Unite si è detto “molto preoccupato” per “i rischi crescenti di scontri violenti” e ha invitato “tutte le parti coinvolte a adoperarsi per abbassare la tensione e far rispettare lo Stato di diritto, esercitando la massima moderazione”. “L’Onu”, ha assicurato Ban, “è pronta a sostenere una soluzione pacifica della crisi”.

    Fonte: www.ilfattoquotidiano.it/
     
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