Il Signore degli Anelli: Viggo Mortensen si toglie qualche sassolino dalla scarpa

"Un disastro": ecco come definisce la prima trilogia de Il Signore degli Anelli durante tutta la produzione, uno dei suoi attori protagonisti, Viggo Mortensen. "Chiunque dice che il successo era assicurato, mente. Ce ne siamo resi conto solo a Cannes, a maggio 2001, quando abbiamo mostrato 20 minuti di scene in anteprima. Erano nei casini, Peter aveva speso tanto. Ufficialmente dissero che a dicembre 2000 avevamo finito tutto, girando tutti e tre i film insieme, ma il secondo e il terzo erano un disastro. Avevano bisogno di un sacco di riprese aggiuntive, che poi abbiamo fatto un anno dopo. Ma non ci avrebbero dato i soldi per le riprese aggiuntive se il primo non fosse andato bene al botteghino. Avrebbero fatto uscire gli altri due in home video".
"La Compagnia dell'anello è il migliore. Aveva una sceneggiatura migliore." spiega Mortensen "si, ha anche quello parecchi effetti speciali ma è tutto cosi organico. Il secondo, invece, non mi convinse e nel terzo ci furono un sacco di effetti speciali. Spettacolare, si, ma tutto ciò che era sottile, si perse nei successivi due capitoli. E ne Lo Hobbit, moltiplicate tutto per 10". "Peter ha sempre amato la tecnologia" continua "e ora sta diventando tipo Ridley Scott: un uomo che dipende dall'industria. Pensavo che dopo il Signore degli Anelli si sarebbe dedicato ad altro, a film più piccoli. Ma poi ha realizzato King Kong, e poi Amabili Resti. Amabili Resti, pensavo, sarebbe stato un film piccolo. Lo ha fatto con 90 milioni, ne sarebbe dovuti costare 15."