Disoccupazione, ad aprile il tasso è al 12,6%. Quella giovanile al 43,3%­

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  1. Michy9393
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    In aprile la disoccupazione ha mostrato timidi segni di riduzione. Ma nel primo trimestre dell’anno il tasso ha toccato un picco storico. Facendo aumentare il numero persone che il lavoro, semplicemente, hanno smesso di cercarlo. E’ questo il quadro che emerge dai dati sul mercato del lavoro diffusi dall’Istat. Il tasso di disoccupazione nel mese di aprile è stato del 12,6%, invariato rispetto al mese precedente, mentre il numero di disoccupati è diminuito dello 0,4% (-14 mila) su marzo, attestandosi a 3,2 milioni. Vale a dire un aumento del 4,5% su base annua (+138 mila). Tra i giovani dai 15 ai 24 anni, in aprile il tasso di disoccupazione è stato del 43,3%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 3,8 punti nel confronto tendenziale. In calo, è vero, rispetto al record storico del 46% toccato nei primi tre mesi dell’anno, ma resta il fatto che in questa fascia di età sono senza lavoro 685mila ragazzi. E – ancora più grave – il numero di giovani inattivi, cioè che non sono occupati ma nemmeno impegnati a cercare lavoro, è pari a 4,4 milioni, in aumento dello 0,3% nel confronto congiunturale (+14mila) e dello 0,2% su base annua (+11mila). Il tasso di inattività, pari al 73,6%, cresce di 0,3 punti percentuali nell’ultimo mese e di 0,7 punti nei dodici mesi. Il tasso di occupazione giovanile scende al 15%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto al mese precedente e 1,4 in meno rispetto a un anno prima. I dati Eurostat, diffusi anch’essi martedì, evidenziano che nell’area euro il tasso di disoccupazione è sceso all’11,7%, mentre quella giovanile è al 23,5%. Solo Grecia, Spagna e Croazia hanno un tasso di disoccupazione giovanile superiore a quello italiano.

    Nei primi tre mesi del 2014 record storico di senza lavoro – I valori di aprile sono, per quasi tutti gli indicatori, lievemente migliori rispetto a quelli registrati nel primo trimestre del 2014, quando come accennato tutti i dati hanno toccato il picco massimo dall’inizio delle serie trimestrali. La disoccupazione generale ha toccato il 13,6%, aumentando dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e quella giovanile è salita al 46%.

    Al Sud disoccupazione giovanile al 60,9%. Tasso generale più che doppio rispetto al Nord – Angoscianti, poi, i numeri relativi al Mezzogiorno, dove nel primo trimestre il tasso di disoccupazione generale è volato al 21,7% (+1,6%) e tra i giovani (15-24 anni) ha raggiunto addirittura il 60,9%. Sono 347mila i ragazzi in cerca di lavoro nel Sud, pari al 14,5% della popolazione in questa fascia d’età. Si pensi che al Nord il tasso generale si ferma al 9,5% (+0,3% nel primo trimestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013), meno della metà che nel Sud.

    Al Nord più disuguaglianza tra ragazzi e ragazze nel mondo del lavoro – Quanto al divario di genere, per gli uomini l’indicatore è passato dall’11,9% all’attuale 12,9% e per le donne dal 13,9% al 14,5%. Per quanto riguarda i giovani, nel Centro Italia la disoccupazione colpisce maschi e femmine allo stesso modo (tasso al 42,9% per entrambi), mentre al Nord e al Sud le ragazze sono più sfortunate. Anzi, paradossalmente soprattutto al Nord: qui il tasso dei senza lavoro è del 40,9% tra le giovani donne e solo del 32% tra i coetanei uomini, mentre nel Mezzogiorno si attesta rispettivamente al 61,6 e 60,4%.

    Crescono solo gli occupati over 50 – Nel primo trimestre dell’anno, pur “con minore intensità”, è proseguito il calo tendenziale del numero di occupati: rispetto all’anno prima sono scesi di 211mila unità, soprattutto nel Mezzogiorno (-170mila unità). Con qualche sorpresa: per esempio l’occupazione è scesa di meno per le donne (-47mila unità contro -164mila per gli uomini) e al continuo calo degli occupati nelle fasce 15-34 e 35-49 anni (rispettivamente -2,3 e -0,8 punti percentuali) si contrappone la crescita degli occupati over 50 (1 punto in più). La riduzione anno su anno dell’occupazione italiana (-199mila unità) si accompagna poi a una flessione molto più contenuta flessione di quella straniera (-12mila). In confronto al primo trimestre 2013, il tasso di occupazione degli stranieri segnala una riduzione di 1,6 punti percentuali a fronte di un calo di 0,3 punti di quello degli italiani.

    Fonte: www.ilfattoquotidiano.it/
     
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